La Vacanza in Montagna

I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi-

Goethe

Ambra sulle Alpi Dinariche

La montagna è una delle mete preferite di chi ha un cane che ama passeggiare nel bosco, bere dai ruscelli, e immergersi nella natura lontano dal turismo di massa. La montagna presenta punti di forza e criticità che sono da considerarsi prima di iniziare la vacanza.

I PRO della MONTAGNA

1) Temperatura più fresca che in città o al mare

La montagna offre subito sollievo al cane: se era un poco svogliato per il caldo, non appena arrivato in montagna, riprenderà a mangiare con appetito e a essere più attivo. In passeggiata sarà pieno di forze e motivato.

2) Privacy

La montagna è preferita da chi non ama la vicinanza di tanta gente. I percorsi sono numerosi ed è possibile camminare col cane in solitudine, anche nelle mete turistiche più rinomate. Potremo uscire un poco dal paese o cittadina, per scoprire sentieri adatti a ciascuno di noi.

3) Maggiore accesso ai luoghi turistici

In montagna le strutture turistiche sono molto più accoglienti verso i cani rispetto ad altre mete. Hotel, B/B , appartamento ognuno potrà scegliere in base alle esigenze anche del cane. Un cane anziano apprezzerà di vivere la vacanza a piano terra, per un più semplice uscita senza scale. Anche il cucciolo sarà facilitato per le uscite igieniche in una soluzione senza troppe scale.Tutti gli altri potranno apprezzare una terrazza o comunque una camera ampia.

4) Disponibilità di acqua

In montagna è più facile trovare l’acqua per il nostro cane. È comunque bene informarsi prima della presenza di acqua nel territorio che frequenterete. Ad esempio sui Colli Euganei e sul Carso è molto difficile trovare acqua. Mentre sulle Dolomiti l’acqua dei ruscelli è abbondante.

Per sicurezza il consiglio del Dr.Tommaso Furlanello, è di portare sempre con sé almeno un litro di acqua per ogni 10 kg di cane, in una passeggiata. Se l’ attività è intensa, o se dura molto a lungo, le quantità sono da raddoppiare.

I PUNTI CRITICI della MONTAGNA

1) Mal d’auto

Anche se decidiamo di rimanere in un unico luogo di villeggiatura, se il nostro cane soffre di mal d’auto sarà in difficoltà. La montagna richiede comunque qualche spostamento, a volte su strade strette e con curve. Portiamo da casa i farmaci consigliati dal nostro medico veterinario.

2) Assistenza Veterinaria

Il consiglio è di informarsi sulla disponibilità di assistenza medico veterinaria durante la vacanza in montagna e la distanza dal nostro luogo di villeggiatura.

Punture e Morsi

Zecche

Di gran lunga l’evento più frequente è ritrovare le zecche sulla pelle del nostro cane. Va controllato accuratamente dopo ogni passeggiata, toccando con i polpastrelli la pelle, al di sotto del mantello. I punti più frequenti di ancoraggio della zecca sono quelli che difficilmente il cane può raggiungere con la bocca: le orecchie, il muso, le zampe, il collo, le spalle. Vanno rimosse al più presto, prima che trasmettano batteri virus e protozoi, attraverso il loro pasto di sangue. Bisogna indossare dei guanti, ma anche un sacchettino per le feci può proteggerci dal contatto. La zecca non deve subire stress, essere schiacciata o tirata, e non devono essere applicate sostanze di nessun tipo, perché lo stress provoca un aumento dei rigurgiti di saliva che facilitano la trasmissione delle malattie.

Esiste un piccolo strumento di facile utilizzo simile a una piccola forchettina, che possiamo sempre tenere nello zaino.

La forchettina va fatta scivolare sotto la zecca e ruotata in senso orario e antiorario con delicatezza.

La zecca si staccherà facilmente e andrà bruciata per eliminarla perché le sue uova si disperdono anche dopo la morte. Le zecche sono molto resistenti e sopportano il caldo e il freddo. Il consiglio del Dott. Tommaso Furlanello per combatterle è di abbinare un prodotto ad uso esterno a base di permetrine, spot-on o collare , con un prodotto ad uso orale ad attività prolungata mensile o trimestrale.

Api o Vespe o altri Imenotteri

In questo caso è necessario pianificare col proprio medico veterinario un kit di pronto soccorso, contenente cortisonici, tarato sul proprio cane.

Vipere

È per fortuna un evento molto raro. Non si può fare nulla per prevenirlo ed è una malattia complessa, che va curata in una clinica attrezzata. Non esistono manovre di pronto soccorso, l’unico aiuto è non far camminare il cane. Tornare al più presto all’auto e andare dal medico veterinario per una assistenza completa.

Ferite

In montagna il cane può procurarsi qualche ferita lieve, escoriazioni dei polpastrelli o ruttura di unghie. È consigliabile avere con sé un piccolo kit con disinfettante, bende, garze e cerotti per improvvisare una fasciatura. Un consiglio se camminano molto è di applicare olii e unguenti dedicati ai polpastrelli per mantenerli idratati.

3) Libertà del cane

Premetto che la legge nazionale impone di liberare i cani solamente nelle aree cani dedicate, solitamente aree urbane di dimensioni ridotte e di sicuro poco entusiasmanti.

Per i cani da caccia invece c’è molta più scelta, e possono allenarsi in aree molto ampie dedicate ai cacciatori .

La conseguenza di una legge così restrittiva per i cani di proprietà è che molti proprietari violano la legge e insegnano al proprio cane ad andare in passeggiata senza guinzaglio.

Per poterlo fare è indispensabile che il cane abbia un ottimo richiamo, sappia orientarsi e sia in grado di ritornare dal proprietario in qualsiasi luogo e situazione.

Oltre naturalmente ad essere docile e non aggressivo con persone e altri cani.

Anche in montagna informiamoci sugli usi locali, relativi alla possibilità di lasciare libero il nostro cane.

Portare il cane in passeggiata nel bosco e liberarlo non è privo di rischi.

Di solito i cani che si perdono sono cani di recente adozione, che non hanno ancora sviluppato una relazione con il proprietario e che quindi si allontanano per sbaglio, magari perché si sono liberati dal collare o dalla pettorina .

Oppure sono cani che non hanno mai sperimentato la libertà dal guinzaglio e quindi, una volta liberi, semplicemente non hanno gli strumenti per gestire questa libertà così euforizzante. Di solito rimangono abbastanza vicini al proprietario, ma resistono nel farsi riagganciare al guinzaglio.

I cani che sono molto motivati dalla caccia, vanno monitorati con grande attenzione! Anche un abile cacciatore può perdere la capacità di tornare se si allontana troppo nell’ eccitazione della caccia. Inoltre bisogna essere rispettosi della fauna selvatica che viene molto disturbata dai cani liberi.

Precauzioni nella gestione del cane in montagna :

  1. Il cane deve indossare sempre un numero di telefono sul collare o sulla pettorina. In caso di smarrimento le possibilità di ritrovarlo velocemente aumenteranno se la persona che lo ritrova può chiamare un cellulare, senza la lettura del microchip.
  2. Insegniamo al nostro cane a rispondere ad un fischietto. Il fischietto nel bosco ha un suono più penetrante della nostra voce e viene sentito a grande distanza.

Cosa fare se si perde il proprio cane in montagna

  • Rimanere nella zona di partenza del cane senza farsi prendere dal panico. Non serve a nulla inseguire il cane. Lui è molto più veloce di noi e nel momento della caccia di sicuro non sente il richiamo.
  • Portare con voi sempre il fischietto Continuate a fischiare SENZA spostarvi dal punto di partenza.
  • Chiamate a intervalli regolari e poi rimanete in silenzio. A volte i cani abbaiano o piangono in risposta.
  • Prestate attenzione ai richiami degli uccelli. Molti uccelli vengono disturbati dal passaggio dei cani, soprattutto i corvidi . Potrebbero darci una indicazione della distanza e direzione del cane
  • Se passa più di un’ora , il cane non ritorna e siete più persone, una dovrebbe ritornare all’auto parcheggiata e/o a casa, se raggiungibile a piedi.
  • Se dovete per qualsiasi motivo lasciare la zona, potete lasciare uno zaino o un vostro indumento come punto di riferimento per il cane.
  • Tornate nella zona con un altro cane. Se istruito alla ricerca è preferibile, ma un altro cane abituato al bosco può aiutare a rintracciare il disperso.
  • Spargete la notizia dello smarrimento con ogni mezzo. Il tempo è prezioso.

Concludo ricordando che l’attività fisica deve essere adeguata al nostro cane.

Come per tutta la sua vita siamo noi a doverci preoccupare della sua salute. Sappiamo che fanno fatica a dirci di no in molte situazioni. Se poi mettiamo lo zaino non riusciranno a rifiutare l’escursione.

Il dott. Furlanello ci ammonisce e ricorda che i colpi di calore si possono avere anche in montagna.

Prudenza al sole e con il caldo anche in alta quota.

Prevedete pause frequenti nella passeggiata per dare da bere e lasciar riposare il cane .

Buone vacanze 😍

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