Cani e Coronavirus

In questo periodo di quarantena nazionale ho avuto modo di osservare i miei cani e anche di vedere foto e commenti nei social come FB o Instagram. Poche passeggiate igieniche, tempo in casa e tanto tempo insieme ai nostri cani. Come hanno influito ?

Credo che la domanda da farsi sia : ” Come stiamo vivendo noi la situazione?” Perché sia a livello conscio che inconscio, ciascuno di noi è condizionato dal coronavirus. Inizialmente sembrava che non ci toccasse così da vicino …poi però ci siamo ritrovati a oggi. Chi e’ preoccupato per il lavoro, chi per la salute propria o dei propri parenti e amici. Chi lo sta vivendo drammaticamente in prima persona. I cani sappiamo che sono in sintonia con noi e percepiscono le nostre emozioni. Addirittura in uno studio svedese, dove sono stati coinvolti cani di due razze e tutte proprietarie donne, hanno scoperto che i cani piu’ stressati (maggiore cortisolo nel pelo) erano quelli che avevano proprietarie dalla personalità più ansiosa e nervosa (maggiore cortisolo nei capelli). Questo ci dice che i nostri cani risentono senz’altro della situazione di questi giorni. Osservo anche i miei cani, e ognuno ha un modo diverso per comunicarmi che capiscono e che cercano di aiutare. Per esempio Ariel ha smesso di sporcarsi nella letamaia ( la foto infatti e’ precedente alla “quarantena” ) e nemmeno scava più di tanto. Non chiede di salire in auto, e si comporta da “Brava Bambina”. Se taglio l’erba si siede a distanza e mi osserva. Se cucino si sistema tranquilla sulla cuccia… Dove e’ finita la mia cagnetta ribelle e resistente alle regole? E’ evidente che io trasmetto preoccupazione e nervosismo e lei cerca di assecondarmi.

Eliot invece si propone come aiutante ogni mezzo secondo. Se torno con l’auto dopo la spesa, piange e mugola per aiutarmi a scaricare le borse ripiene. Mi chiede conferma che tutto va bene e si siede desolato se usciamo nel vialetto di casa. Ma come? Non era quello che doveva marcare tutto il parchetto di fronte a casa? Minacciando gli altri cagnetti vicini? Sembra capire che rimanere a casa è necessario.

Ambra si e’ rinchiusa in un suo mondo. Si siede in terrazza e lascia vagare lo sguardo pensando a quando finirà e potremo tornare a uscire nei boschi. Si ricorda di me al momento dei pasti. Mi guarda per chiedere il cibo, ma stranamente non ha tanto appetito.

Ivy , che ha un tumore, e che sembrava dovesse lasciarmi a settembre, è invece rinvigorita, mangia volentieri e fa la guardia come niente fosse. Lei forse sa che, confrontarsi con la morte, non e’ molto di aiuto ed è preferibile vivere giorno per giorno. Di tutti i miei cani è sempre la più solida e fragile nello stesso tempo.

Cosa è cambiato nella mia vita? Beh tutto …prima si lavorava con gli altri cani ( davvero solo sabato scorso? Sembra una vita). Arrivava un proprietario con il suo cane e loro dovevano a volte partecipare e a volte no. Ma comunque un bel movimento di persone e altri cani. Le colleghe, le tirocinanti, le passeggiate con i loro cani amici…silenzio. Penso che quello che li colpisce sia il silenzio. Chiediamoci cosa percepiscono i nostri cani. Quali siano i nostri pensieri mentre la nostra vita cambia giorno per giorno. Siamo insonni? Più nervosi? Più arrabbiati? Più spaventati ? Più guardinghi? Meno razionali? Più istintivi? Più deboli? Accusiamo malesseri? Dolori vaganti? Stanchezza? Loro lo provano su sé stessi …di riflesso a noi. Possiamo mentire a noi stessi, ma non ai nostri cani. E allora lasciamoci leggere senza infingimenti. Sono inutili i nostri tentativi di allegria forzata. I giochi fatti per farli sfogare…( oggi al parco ho visto un cane rincorrere una pallina per una buona mezz’ora). Meglio condividere la pausa. I tempi differenti. La necessità di uscire anche senza di loro. O con loro, ma con modalità diverse. Siamo sinceri e condividiamo la nostra vita, anche quando non è facile da affrontare. Anche se vorremmo essere con loro altrove. Prendiamo esempio dai nostri cani. Torniamo a essere un po’ animali e cerchiamo di non leggere il futuro, ma di vivere oggi.

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