L’acqua non è mai stata il mio elemento. Sono sempre stata una persona di terra, con segno zodiacale di terra e in acqua mi sentivo sempre un poco a disagio. Ma poi è arrivato lui, Eliot. E mi ha aperto al cambiamento. Lui era un cucciolo acquatico, gli è sempre piaciuta l’acqua e appena arrivato a casa adorava giocare nella piscinetta.
Anche durante la Puppy Class li abbiamo portati ad approcciare l’acqua con il giubbetto e lui si è divertito. Ora che è un cane di tre anni sta acquistando grande sicurezza nel nuoto.
Ricordo ancora la prima sua vera nuotatina. Lui aveva quattro mesi. Eravamo al lago di Levico, di sera e il sole scendeva già dietro la montagna.
Tutto si è svolto con grande naturalezza e calma. Io e mia madre eravamo in acqua. Tommaso mio marito a riva. Eliot è sceso fino a dove si è potuto immergere e mi ha raggiunta a nuoto.
Ma ancora io non pensavo che sarei cambiata.
Sono sempre stata una di quelle che non ama fare il bagno al mare: acqua troppo fredda, troppo calda, troppo mossa, troppe alghe, troppo… troppo per me.
Da bambina al Kinderheim ho rischiato di annegare. A 8 anni mi hanno lasciata scendere dal pedalò, ma ero molto lontana e io e la mia amichetta abbiamo cominciato a bere. Ci ha salvate un ragazzo tedesco.
Ci ha viste in difficoltà e ci ha prese in braccio. Io ricordo che mentre ero sott’acqua pensavo a come era facile morire. Non mi ero molto dibattuta… Andavo giù. Pensavo che non avrei potuto salutare la mamma.
Quando siamo arrivate sane e salve sulla riva affollata di ombrelloni, e siamo corse dalla signorina a cercare di raccontare la brutta avventura, nessuno ci ha prese sul serio. In fondo eravamo affidate al direttore, che non ci avrebbe mai lasciate da sole al largo. E così non abbiamo potuto che dimenticare. È questo che a volte si chiede ai bambini.
L’arrivo di un cane che ama l’acqua ha però cambiato il mio vecchio assetto emotivo.
Ho iniziato con la piscina e questo mi ha dato la sicurezza. Mica ci si può preoccupare in una piscina per cani…
Ma è ieri al laghetto segreto che ho scoperto che l’acqua inizia a piacermi. Che non controllo più la temperatura, oppure il fondo, per vedere quanto alta è. E nemmeno mi preoccupo di allontanarmi dalla riva.
Non so nuotare bene ma insomma annaspo a rana e a dorso.
E la soddisfazione di sapere che il cane mi nuota accanto. Mi sento accolta dall’acqua e non più avvolta. Un immerso che non è disperso ma raccolta anche dei pensieri.
Quando abbiamo un cane, l’esperienza più bella è il cambiamento. Ma non il suo. Il nostro.
Lui sarà cane e sarà già perfetto nella sua personalità. Se crediamo nella sua bontà sarà buono. Noi osserviamo, viviamo e alla fine ci lasciamo compenetrare per essere animali come lui. Per tornare a essere gli animali che siamo. Molto semplicemente e senza tante sovrastrutture.
Insegno ai miei clienti a godersi con il cane le esperienze semplici nella natura. Alla ricerca dei bambini che eravamo e che esplorando il mondo della natura possiamo tornare a essere. Possiamo fare una passeggiata o una escursione o una gita al mare e provare a scoprire la natura con gli occhi dei nostri cani. È una esperienza unica.
Ringrazio Elena Barbini che ha colto l’attimo di felicità e grazie alla sua professionalità ho un ricordo bellissimo.